S. E.za Bruno Forte
Storia e Teologia
Bruno Forte - Teologo - Arcivescovo delle Diocesi di Chieti-Vasto
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La bellezza è l'evento di una Donazione: il Tutto si affaccia nel frammento. Il Dono può compiersi nel senso che l'armonia e la proporzione del Tutto si riflettano fedelmente nella finitezza del frammento, o nel senso che l'umile potenza dell'infinito trapassi la finitudine di un testo o di un oggetto, lasciandosi in essa percepire e raggiungendo irruente il cuoredell'uditore e contempla il Bello.
Nel primo senso la Bellezza è "forma", nel secondo "splendore": Il Bello si "percepisce" e al tempo stesso "rapisce".
<Se tutto ciò che è bello sta oggettivamente alla confluenza di due momenti che Tommaso chiama "Species et lumen, forma e splendore, allora il loro incontro può essere caratterizzato da due momenti del percepire e dell'essere rapiti> (H. Urs von Balthasar).
Quando nel tutto si riconosce la Verità originaria e fontale, il Bene oltre ogni bene e l'Essere oltre ogni essere, allora l'evento della donazione, la percezione e la contemplazione estatica del Bello, appaiono anche come eventi di salvezza: " il Bello è lo splendore del Vero" (Platone).
"La Bellezza salverà il mondo" (Dostoevshij).
Il luogo dove l'evento della Donazione si è compiuto è per il cristiano il Verbo Incarnato, Gesù il Cristo. Il Tutto si è offerto in Lui nella forma dell'umiliazione e nello splendore della glorificazione:
Cristo è "la via, la verità e la vita" (Gv. 14, 6),
La Bellezza che sola salverà il mondo.
Luogo privilegiato di questo accadere salvifico del Bello è per l'Oriente cristiano "l'icona": in essa - "visione delle cose che non si vedono" - si compie l'evento della donazione. In un gioco di rivelazione e di nascondimento, in cui l'Ultimo si estende e al tempo stesso si ritrae all'ascolto rapito del "penultimo", il Tutto viene a offrirsi ed insieme a velarsi nel frammento.
Ciò che il dogma dice con le parole, l'icona lo veicola con i colori e le linee (Concilio Costantinopolitano IV - 879): ad essa perciò ci si avvicina in punta di piedi nello stupore di chi si lascia scrutare dal Mistero…"
Quando nel tutto si riconosce la Verità originaria e fontale, il Bene oltre ogni bene e l'Essere oltre ogni essere, allora l'evento della donazione, la percezione e la contemplazione estatica del Bello, appaiono anche come eventi di salvezza: " il Bello è lo splendore del Vero" (Platone).
"La Bellezza salverà il mondo" (Dostoevshij).
Il luogo dove l'evento della Donazione si è compiuto è per il cristiano il Verbo Incarnato, Gesù il Cristo. Il Tutto si è offerto in Lui nella forma dell'umiliazione e nello splendore della glorificazione:
Cristo è "la via, la verità e la vita" (Gv. 14, 6),
La Bellezza che sola salverà il mondo.
Luogo privilegiato di questo accadere salvifico del Bello è per l'Oriente cristiano "l'icona": in essa - "visione delle cose che non si vedono" - si compie l'evento della donazione. In un gioco di rivelazione e di nascondimento, in cui l'Ultimo si estende e al tempo stesso si ritrae all'ascolto rapito del "penultimo", il Tutto viene a offrirsi ed insieme a velarsi nel frammento.
Ciò che il dogma dice con le parole, l'icona lo veicola con i colori e le linee (Concilio Costantinopolitano IV - 879): ad essa perciò ci si avvicina in punta di piedi nello stupore di chi si lascia scrutare dal Mistero…"
Cenni biografici
Nato nel l949 a Napoli, ordinato sacerdote nel l973, dottore in teologia nel l973 e in filosofia nel l977, Bruno Forte è ordinario di Teologia dogmatica nella Pontificia Facoltà teologica dell'Italia Meridionale. Ha trascorso lunghi periodi di ricerca a Tübingen e a Parigi. E' stato il primo relatore al Convegno della Chiesa Italiana a Loreto (l985) e all'assemblea delle Chiese Europee a Erfurt (l988). E' consultore del Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani. Nel marzo 2004 ha predicato gli esercizi spirituali di Quaresima al Papa e alla Curia Romana. Il 26 giugno 2004 nella Curia di Napoli, viene dato l'annuncio, dal Cardinale Michele Giordano, della nomina di don Bruno Forte ad Arcivescovo della Diocesi di Chieti-Vasto.
Bruno Card. Forte